Fondi Ue a 100 smart cities a impatto zero, 9 le italiane

da | 5 Mag 2022 | Ambiente, cave e miniere

Impatto climatico zero entro il 2030

Ci sono anche Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino tra le 100 città scelte dalla Commissione Europea nell’ambito della missione UE “100 smart cities e a impatto climatico zero entro il 2030” che riceverà 360 milioni di euro di finanziamento dal programma Horizon Europe per il periodo 2022-23. Lo segnala il sito del Dipartimento Unità per l’Efficienza energetica dell’ENEA.

I fondi sono finalizzati a sostenere percorsi di ricerca e innovazione riguardanti efficienza energetica, mobilità sostenibile e pianificazione del verde urbano. Sarà possibile realizzare iniziative congiunte e avviare collaborazioni con altri programmi di sostegno UE e verranno attivati servizi di consulenza e assistenza su misura, opportunità di networking e scambio delle pratiche più virtuose.

La Commissione inviterà le città selezionate a sviluppare “Climate City Contracts”, che includeranno un piano generale per la neutralità climatica e relativi piani di investimento in settori come energia, edifici, gestione dei rifiuti e trasporti. In questo processo è previsto il coinvolgimento di cittadini, organismi di ricerca e settore privato.

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Le città svolgono un ruolo fondamentale nel raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050, l’obiettivo del Green Deal europeo. Occupano solo il 4% della superficie terrestre dell’UE, ma ospitano il 75% dei cittadini dell’UE. Inoltre, le città consumano oltre il 65% dell’energia mondiale e rappresentano oltre il 70% delle emissioni globali di CO2.

Poiché la mitigazione del clima dipende fortemente dall’azione urbana, l’Europa sostiene le città nell’accelerare la loro trasformazione verde e digitale. Le città sono quindi in prima linea nella lotta contro la crisi climatica e la missione EU per le “Città intelligenti e climaticamente neutre” diventando così cities a impatto zero, può dare un contributo significativo al Green Deal.

Le 100 città “pioniere”, cui se ne aggiungono altre 12 provenienti da Paesi associati al programma Horizon Europe, rappresentano il 12% della popolazione dell’Unione Europea e saranno tenute ad anticipare il termine al 2030 agendo come centri di sperimentazione e innovazione per consentire a tutte le città europee di seguire l’esempio entro il 2050.  Tra i vantaggi che riceveranno le 100 città pilota vi sono la possibilità di ricevere consulenza e assistenza su misura da parte di un’apposita piattaforma della missione gestita da NetZeroCities, nuove opportunità di ottenere sovvenzioni e finanziamenti e la possibilità di aderire a grandi azioni di innovazione e progetti pilota. La missione offre inoltre opportunità di creare reti, consente lo scambio di buone pratiche tra le città e sostiene la partecipazione dei cittadini.

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