Pubblicità
  • Leadeboard INIM
  • Certifico 4.0

Equo compenso, ProfessionItaliane: “non è più procrastinabile”

da | 9 Mag 2022 | Primo piano

Una legge sull’equo compenso non è più procrastinabile: il Ddl va approvato entro la fine della Legislatura”. È l’appello di ProfessionItaliane – l’Associazione che racchiude al proprio interno le rappresentanze professionali del Comitato Unitario delle Professioni e della Rete delle Professioni Tecniche – rivolto al Presidente della Commissione Giustizia del Senato, Andrea Ostellari, ai componenti della stessa Commissione e a tutti i partiti che hanno sostenuto fin qui il Disegno di legge di iniziativa parlamentare per garantire un compenso equo alle prestazioni professionali. Il provvedimento è stato approvato lo scorso ottobre alla Camera per poi passare in Commissione Giustizia al Senato, dove attualmente è fermo in attesa di ulteriori modifiche.

“Le tempistiche per apportare le opportune correzioni al testo di legge rischiano di non coincidere con la fine del prossimo anno e, quindi, di vanificare ciò che di buono è stato fatto finora. Per questo è indispensabile approvare in tempi certi e nell’attuale stesura approvata alla Camera il Disegno di legge sull’equo compenso all’esame del Parlamento”, precisa con un comunicato stampa ProfessionItaliane. “Sebbene il testo possa essere ancora migliorato, in particolar modo in riferimento ai limiti applicativi che oggi non tengono conto della tipicità del tessuto economico e imprenditoriale italiano, formato principalmente da piccole e micro imprese, dobbiamo evitare di vanificare il lungo percorso legislativo intrapreso finora, che ha permesso di portare all’attenzione del legislatore le istanze dei professionisti, rafforzandone le tutele, soprattutto nei confronti di clienti ritenuti “forti” e individuati in banche, assicurazioni, imprese medio-grandi, pubbliche amministrazioni e società a partecipazione pubblica. Il provvedimento oggi consentirebbe di garantire un compenso proporzionato alla quantità e qualità del lavoro svolto, al contenuto, alle caratteristiche della prestazione professionale e conforme a parametri già previsti. Un primo passo verso la corretta remunerazione dei professionisti che non può essere cancellato”, concludono

Pnrr, il governo attende la quarta rata delle risorse Ue

Pnrr, il governo attende la quarta rata delle risorse Ue

PNRR, in attesa della quarta rata delle risorse Ue, la Corte dei Conti lancia l’allarme sugli obiettivi da raggiungere Sedici miliardi necessari per alimentare la «macchina» del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza): è quanto il governo italiano attende di...

Per il dissesto idrogeologico servono oltre 26 miliardi

I numeri nel report del Consiglio nazionale ingegneri. Negli ultimi 20 anni spesi 6,6 miliardi La lotta al dissesto idrogeologico presenta un conto salato, visto che servirebbero oltre 26 miliardi di euro per finanziare gli interventi necessari. Negli ultimi vent’anni...

Iscriviti alla newsletter

Inserisci il tuo indirizzo email per ricevere aggiornamenti da Opificiumagazine.it

Grazie! Ti sei iscritto alla newsletter.

Pin It on Pinterest