Via libera dalla Commissione giustizia della Camera al testo base sulla riforma dell’equo compenso per i professionisti
Il testo che approderà quindi già dalla prossima settimana in Aula della Camera, ricalca quello (depositato a prima firma del presidente del Consiglio e leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni) che aveva sfiorato il varo definitivo, a palazzo Madama a fine luglio del 2022, stagione nella quale, invece, fu tolta la fiducia al governo guidato da Mario Draghi.
Il provvedimento sulla giusta remunerazione dei professionisti iscritti ad Ordini e Collegi stabilisce che un equo compenso debba esser corrisposto per le prestazioni svolte nei confronti delle imprese con almeno 50 dipendenti e con almeno 10 milioni di fatturato annuo; è stabilita, poi, la nullità delle clausole che prevedono una remunerazione per il lavoratore autonomo inferiore ai parametri, rimettendo al giudice il compito di rideterminare il compenso iniquo e, eventualmente, di condannare il cliente al pagamento di un indennizzo in favore del professionista. Capitolo contestato dai sindacati delle varie categorie professionali, poi, è quello che impone a Ordini e Collegi di adottare provvedimenti deontologici, volti a sanzionare il professionista che violi le disposizioni sull’equo compenso.
La maggioranza di centrodestra, ottenuta la calendarizzazione per la discussione generale del provvedimento, continua il «pressing» per far sì che ci si possa avvalere di una sorta di «corsia veloce»: il Regolamento della Camera, infatti, consente di avvalersi di una sorta di strada più celere per le iniziative normative, in caso ci si trovi dinanzi a proposte di legge identiche a quelle approvate dallo stesso ramo parlamentare nella passata Legislatura, ma non licenziati in via definitiva dal Senato.
L’intenzione è certamente quella di fare presto.
L’auspicio commenta il parlamentare della Lega Jacopo Morrone, “è che ora l’iter del dl sull’equo compenso, atteso da migliaia di liberi professionisti, sia spedito fino alla sua approvazione definitiva”. “L’approvazione in Commissione giustizia alla Camera del testo base sull’equo compenso è una notizia positiva, costituendo il primo, fondamentale, passo verso il riconoscimento normativo della dignità economica del lavoro dei professionisti, in particolare più giovani, mettendoli al riparo da quei patti leonini a cui ancora troppo spesso si trovano a dovere sottostare”. Lo dichiara il senatore di Forza Italia e vice ministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto sottolineando come “intendimento di questa maggioranza e di questo governo sia quello di portare a termine quel percorso interrotto nella scorsa legislatura a un passo dal traguardo. Un intero comparto, fondamentale cardine di know how per lo sviluppo del tessuto economico, attende da troppo tempo una iniziativa concreta e definitiva del legislatore. Ed il 23 gennaio è fissato l’approdo del provvedimento in Aula”