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Equo compenso: fissato l’approdo in Aula della proposta di legge

da | 13 Gen 2023 | In evidenza

Comunità energetiche 2023

Il 23 gennaio è fissato l’approdo in Aula della proposta di legge

La proposta di legge sull’equo compenso per le prestazioni libero-professionali si appresta a sbarcare nell’Aula della Camera, per la discussione generale, lunedì 23 gennaio, a seguito della decisione della Conferenza dei capigruppo di Montecitorio. E sale l’attenzione del mondo del lavoro autonomo, che segue con interesse le sorti dell’iniziativa normativa fortemente sostenuta dalla maggioranza di centrodestra; il testo, va ricordato, ricalca quello (che era stato depositato a prima firma del presidente del Consiglio e leader di FdI Giorgia Meloni) che aveva lambito il varo definitivo, a palazzo Madama, alla fine del mese di luglio del 2022, stagione nella quale, invece, fu tolta la fiducia al governo guidato da Mario Draghi e si aprì la strada alle elezioni del 25 settembre.

Il provvedimento sulla giusta remunerazione dei professionisti iscritti ad Ordini e Collegi stabilisce che un equo compenso debba esser corrisposto per le prestazioni svolte nei confronti delle imprese con almeno 50 dipendenti e con almeno 10 milioni di fatturato annuo; è stabilita, poi, la nullità delle clausole che prevedono una remunerazione per il lavoratore autonomo inferiore ai parametri, rimettendo al giudice il compito di rideterminare il compenso iniquo e, eventualmente, di condannare il cliente al pagamento di un indennizzo in favore del professionista. Capitolo contestato dai sindacati delle varie categorie professionali, poi, è quello che impone a Ordini e Collegi di adottare provvedimenti deontologici, volti a sanzionare il professionista che violi le disposizioni sull’equo compenso. La maggioranza di centrodestra, ottenuta la calendarizzazione per la discussione generale del provvedimento, continua il «pressing» per far sì che ci si possa avvalere di una sorta di «corsia veloce»: il Regolamento della Camera, infatti, consente di avvalersi di una sorta di strada più celere per le iniziative normative, in caso ci si trovi dinanzi a proposte di legge identiche a quelle approvate dallo stesso ramo parlamentare nella passata Legislatura, ma non licenziati in via definitiva dal Senato.

Ricordando le tappe «storiche» dell’iniziativa sulla giusta remunerazione della componente dell’occupazione indipendente, dal 6 dicembre 2017 l’equo compenso è un diritto di tutti i professionisti. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n.284 del 5 dicembre 2017 della legge 4 dicembre 2017, n. 172 di «Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 16 ottobre 2017, n.148, recante disposizioni urgenti in materia finanziaria e per esigenze indifferibili. Modifica alla disciplina dell’estinzione del reato per condotte riparatorie», si dà il via alle norme sull’equo compenso per tutti i professionisti, anche per chi non è iscritto ad un Ordine professionale. I professionisti, quindi, avranno diritto ad un compenso economico adeguato e proporzionato alle prestazioni e al lavoro svolto per i committenti «forti» come banche, assicurazioni e Pubbliche Amministrazioni.

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