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Contratti di sviluppo: 360 milioni per le rinnovabili e le batterie

da | 29 Nov 2022 | Competenze multidisciplinari

Riaperto lo sportello per la presentazione delle domande di agevolazioni a valere sui Contratti di Sviluppo e relativi a Rinnovabili e Batterie

Dopo i 500 milioni per gli Accordi per l’Innovazione, ne arrivano altri 360 a disposizione delle imprese, dal MISE (attuale Ministero delle Imprese e del Made in Italy) e su base PNRR, che da lunedì 28 novembre possono presentare domanda per gli investimenti nei settori delle rinnovabili e delle batterie attraverso lo strumento dei Contratti di sviluppo.

Con decreto direttoriale del 16 novembre 2022 è stata infatti fissata alle ore 12 del 28 novembre 2022 la riapertura dello sportello per la presentazione delle domande di agevolazioni a valere sulla misura dei Contratti di sviluppo, per il sostegno di programmi coerenti con le finalità Misura M2C2 Investimento 5.1 “Rinnovabili e batterie” del PNRR.

Cosa viene finanziato

Saranno finanziati programmi di sviluppo relativi ai seguenti ambiti:

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  • Tecnologia PV (PhotoVoltaics), con particolare riferimento ai pannelli fotovoltaici innovativi ad alto rendimento;
  • Industria eolica, in relazione agli aerogeneratori di nuova generazione e taglia medio-grande;
  • Batterie, a sostegno della produzione nel settore.

 

Modalità di invio delle domande

Le domande di agevolazione dovranno essere presentate a Invitalia (soggetto gestore della misura), secondo le modalità ed i modelli indicati nell’apposita sezione dedicata ai Contratti di sviluppo del sito ufficiale, entro le ore 17 del 28 febbraio 2023.

Invitalia valuterà le singole proposte, facendo riferimento ai requisiti introdotti, per ultimo, dal decreto 2 novembre 2021, e volti a valutare la rilevanza strategica dei programmi di sviluppo.

In particolare, l’Agenzia valuterà la sussistenza:

  • di almeno tre dei requisiti previsti dal richiamato articolo 9, comma 6, ovvero
  • il rilevante impatto ambientale del programma di sviluppo, inteso come programma di sviluppo per la tutela ambientale, ovvero
  • la realizzazione del programma di sviluppo in forma congiunta mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete.

 

Contratti di sviluppo: cosa sono

Il Contratto di sviluppo, introdotto nel nostro ordinamento dall’art.43 del decreto-legge 112/2008 ed operativo dal 2011, rappresenta il principale strumento agevolativo dedicato al sostegno di programmi di investimento produttivi strategici ed innovativi di grandi dimensioni.

La normativa attualmente in vigore (decreto del MISE del 9 dicembre 2014 e s.m.i.), valevole per il periodo di programmazione 2014-2020, consente la finanziabilità di:

  • programmi di sviluppo industriali, compresi i programmi riguardanti l’attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli;
  • programmi di sviluppo per la tutela ambientale;
  • programmi di sviluppo di attività turistiche che possono comprendere, per un importo non superiore al 20% degli investimenti complessivi da realizzare, programmi destinati allo sviluppo delle attività commerciali.

 

I beneficiari

I programmi di sviluppo possono essere realizzati da una o più imprese, italiane o estere, di qualsiasi dimensione (compatibilmente con i regolamenti comunitari di volta in volta applicabili).

Il programma può altresì essere realizzato in forma congiunta anche mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete di cui all’art. 3, comma 4-ter, del decreto-legge 5/2009.

Nei Contratti di sviluppo i soggetti beneficiari delle agevolazioni sono articolati in:

  • soggetto proponente, ovvero l’impresa che promuove il programma di sviluppo ed è responsabile della coerenza tecnica ed economica del programma medesimo;
  • imprese aderenti, ovvero le eventuali altre imprese che realizzano progetti di investimento nell’ambito del programma di sviluppo.

 

Le agevolazioni

Le agevolazioni sono concesse nelle seguenti forme, anche in combinazione tra loro:

  • finanziamento agevolato, nei limiti del 75% delle spese ammissibili;
  • contributo in conto interessi;
  • contributo in conto impianti;
  • contributo diretto alla spesa.

 

L’entità delle agevolazioni, nel rispetto dei limiti delle vigenti norme in materia di aiuti di Stato, è determinata sulla base della tipologia di progetto, dalla localizzazione dell’iniziativa e dalla dimensione di impresa, fermo restando che l’ammontare e la forma dei contributi concedibili vengono definiti nell’ambito della fase di negoziazione.

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