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Energie rinnovabili: le specifiche del nuovo “Bonus Accumulo”

da | 21 Giu 2022 | Meccanica ed efficienza energetica

In materia di bonus edilizi e dintorni, va sicuramente segnalato il nuovo decreto del 6 maggio 2022 del MEF, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.140/2022 del 17 giugno e in vigore dal 18 giugno scorso, che detta le modalità per richiedere il credito d’imposta relativo alle spese sostenute per l’installazione di sistemi di accumulo, integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili.

Che agevolazione è?

Si tratta di un ‘bonus’ previsto dal comma 812 dell’art.1 della Legge di Bilancio 2022, riservato alle persone fisiche che tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2022 sostengono spese documentate per l’installazione di sistemi di accumulo dell’energia, collegati a impianti di produzione dell’elettricità alimentati da pannelli fotovoltaici o, comunque, da altre fonti rinnovabili.

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Il bonus spetta anche se l’impianto di produzione, al quale il sistema di accumulo deve essere integrato, è già esistente e beneficia degli incentivi per lo scambio sul posto.

Come si prende

Gli interessati dovranno inviare un’istanza all’Agenzia delle Entrate, aspettando però un provvedimento, che ‘arriverà’ entro 90 giorni a partire dal 18 giugno, comprensivo di schema da compilare per l’invio delle domande e termine ultimo valido per la spedizione, che dovrà avvenire necessariamente in via telematica.

Massimale di spesa e graduatorie

La Legge di Bilancio, per questa agevolazione, ha stanziato 3 milioni di euro per cui, una volta esaminate tutte le richieste pervenute, il Fisco determinerà la percentuale della spesa riconosciuta come credito d’imposta, sulla base del rapporto tra l’ammontare complessivo stanziato nella legge di Bilancio e la somma di tutte le spese agevolabili indicate nelle domande.

Con un secondo provvedimento, poi, sarà quindi resa pubblica la percentuale della spesa riconosciuta a ciascun soggetto richiedente, a titolo di credito d’imposta.

Utilizzo in compensazione

L’ultimo passaggio sarà quello relativo all’utilizzo in compensazione, da parte del contribuente, della % di spesa riconosciuta come credito di imposta.

Questa cifra andrà esposta nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo nel corso del quale sono state sostenute le spese agevolabili.

L’eventuale parte del credito d’imposta non utilizzato, per esempio per problemi di capienza in fase di compensazione, potrà essere riportato ai periodi d’imposta successivi.

 

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