Energia, per il governo entro il 2023 ci sarà lo «stop» alla dipendenza dalla Russia

da | 13 Feb 2023 | Meccanica ed efficienza energetica

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso: entro il 2023 la fine della dipendenza dalle fonti energetiche della Russia

Fine della dipendenza dalle fonti energetiche russe nell’anno in corso: è ciò che fa sapere il nostro governo, per bocca del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso che, intervistato oggi da un quotidiano, chiarisce che entro il 2023 ci sarà l’affrancamento, a fronte «del 40% che acquistavano da Mosca nel 2021 e del 16% registrato lo scorso anno.

Dal prossimo anno potremo fornire anche altri Paesi e, in poco tempo, diventeremo l’«hub» del gas europeo, anche grazie al raddoppio del Tap (il gasdotto trans-adriatico) azero», ha sottolineato. Il titolare del dicastero di via Molise, inoltre, ha specificato che, grazie ai due rigassificatori di Piombino e Ravenna «che saranno installati prima dell’estate, saremo liberi dalla Russia: produrranno 10 miliardi di metri cubi di gas, esattamente quelli importati da Mosca lo scorso anno», però la stessa linea andrà perseguita dal nostro Esecutivo sul versante dell’elettricità, giacché, ha affermato ancora, «con Terna possiamo diventare «hub» elettrico del Mediterraneo e con la Megafactory di Enel a Catania i maggiori produttori di pannelli solari in Europa.

Il futuro del Paese passa dagli investimenti su tecnologia green e digitale: dalle batterie ai semiconduttori, ma anche turbine, accumulatori e pannelli», sono state le parole di Urso.

Pubblicità

E, nella giornata di ieri, dall’Algeria, che nel 2022 è diventata il primo fornitore di gas naturale dell’Italia, è giunta notizia, da parte del locale ministro dell’Energia Mohamed Arkab, dell’avvenuta fornitura al nostro Paese, nell’anno passato, di «oltre 25 miliardi di metri cubi di gas, con un incremento del 10%», ha dichiarato il rappresentante del governo della nazione nordafricana.

Nel frattempo, oggi la Commissione europea ha pubblicato la proposta di criteri tecnici (strumenti necessari per il conteggio dei «target» di energia rinnovabile degli Stati membri) per la definizione corretta dell’idrogeno «verde» e rinnovabile nel perimetro dell’area comunitaria: potrà essere considerato «green», viene puntualizzato nel documento di Bruxelles, se è stato sì prodotto con elettricità rinnovabile, ma anche con elettricità a bassissima intensità di emissioni, e questo significa che è stato confezionato mediante dei «mix» energetici, che si avvalgono di una significativa quota del nucleare.

Alla Commissione Ue, viene rammentato, ci sono voluti più di sette mesi per trovare un equilibrio tra le richieste di Paesi come la Francia di veder riconosciuto l’idrogeno da nucleare, e la Germania, che si era detta, invece, contraria. Le cronache riportano momenti di agitazione, a Bruxelles, il 7 febbraio scorso, quando il relatore dell’Europarlamento sulla nuova direttiva per le energie rinnovabili, il popolare tedesco Markus Pieper, aveva dato l’«altolà» all’iter legislativo della proposta, fino alla pubblicazione degli odierni criteri tecnici. L’Ue mira a raggiungere 10 milioni di tonnellate di produzione interna di idrogeno rinnovabile e 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile importato entro il 2030.

Comunità energetiche pronte a partire

Comunità energetiche pronte a partire

Inviato alla Commissione Ue lo schema di decreto. Pichetto: obiettivo 15 mila comunità energetiche Comunità energetiche in rampa di lancio. Il ministero dell’ambiente ha infatti inviato alla Commissione europea il testo del decreto che porterà alla costituzione di...

Energia, bollette meno «salate» per gli italiani

Energia, bollette meno «salate» per gli italiani

Spese energetiche più «soft» dopo i rialzi dovuti alla guerra fra Russia e Ucraina All’orizzonte spese energetiche più «soft» per gli abitanti della Penisola che, in considerazione dello svilupparsi del conflitto fra Russia ed Ucraina (nonché a seguito di fenomeni che...

Pubblicità
blumatica ebergy

Il nuovo Codice Appalti è realtà

Il nuovo Codice Appalti: si parte dal 1° luglio, novità per appalto integrato e livelli di progettazione Alla fine il nuovo Codice Appalti è stato approvato in via definitiva in tempo utile per quanto richiesto dal PNRR, cioè entro il 1° aprile, data in cui entrerà in...

Stop ai cibi sintetici in Italia

Cibi sintetici: Lollobrigida “prima nazione a dire di no”. Meloni “a tutela delle famiglie e contro le discriminazioni” “L’Italia è la prima nazione che dice no al cibo sintetico e lo fa con un atto formale e ufficiale. Crediamo sia un risultato importante, che...

Iscriviti alla newsletter

Inserisci il tuo indirizzo email per ricevere aggiornamenti da Opificiumagazine.it

Grazie! Ti sei iscritto alla newsletter.

Pin It on Pinterest