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Efficienza energetica: il riepilogo delle recenti modifiche in materia di rinnovabili e fotovoltaico

da | 6 Giu 2022 | Meccanica ed efficienza energetica

Di recente sono state svariate, le norme che hanno toccato le energie rinnovabili e soprattutto il settore fotovoltaico, identificato come primaria alternativa alle energie classiche, soprattutto dopo l’avvento della crisi ucraina.

Vediamo di riepilogare, una per una, le novità normative in materia.

Decreto Energia: tante semplificazioni

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Il DL 17/2022, convertito in legge 50/2017, ha cambiato svariate regole a livello di procedimenti autorizzatori per impianti fotovoltaici e a fonti rinnnovabili.

Tra le novità, vanno segnalate sicuramente:

  • l’estensione del campo di applicazione del modello unico semplificato (già previsto per la comunicazione dell’installazione di piccoli impianti fotovoltaici sui tetti degli edifici fino a 50 kW) agli impianti fotovoltaici e termici di potenza superiore a 50 kW e fino a 200 kW, realizzati in edilizia libera (articolo 10);
  • la semplificazione per l’installazione di impianti fotovoltaici nelle aree idonee e non, con procedura abilitativa semplificata (PAS) applicabile ai progetti di nuovi impianti fotovoltaici da realizzare nelle aree idonee di potenza sino a 10 MW, nonché agli impianti agro-voltaici che adottino soluzioni integrative innovative con montaggio dei moduli sollevati da terra con possibilità di rotazione, che distino non più di 3 chilometri da aree a destinazione industriale, artigianale e commerciale (articolo 9);
  • la possibilità di installare impianti solari fotovoltaici e termici – coprendo fino al 60 per cento dell’area industriale di pertinenza – nelle aree industriali, in deroga agli strumenti urbanistici comunali e oltre agli indici di copertura già esistenti (articolo 10-bis);
  • le ulteriori semplificazioni alle procedure per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica offshore rispetto a quelle già introdotte dal decreto legislativo n. 199/2021 e in materia di impianti di accumulo idroelettrico attraverso pompaggio puro (articolo 13);
  • le misure di incentivazione degli investimenti diretti all’incremento dell’efficienza energetica e all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, anche mediante sistemi di accumulo abbinati agli impianti fotovoltaici, dirette alle regioni del mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), per il tramite di un credito d’imposta riconosciuto fino al 30 novembre 2023 (articolo 14);
  • l’ampliamento del perimetro degli interventi ricompresi nella disciplina del Superbonus 110%: tra le spese sostenute a cui si applica la detrazione rientrano anche quelle di installazione di sonde geotermiche utilizzate per gli impianti geotermici.

Fotovoltaico sui tetti delle imprese agricole, agroalimentari, zootecniche e agriturismi: 1.5 miliardi dal PNRR

Con un decreto ministeriale dedicato, il Ministro delle Politiche Agricole ha sbloccato 1,5 miliardi di euro da fondi PNRR per il fotovoltaico sui tetti delle imprese agricole, agroalimentari, zootecniche e degli agriturismi (Parco Agrisolare).

In questo caso, oltre alla realizzazione degli impianti fotovoltaici su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, il contributo potrà coprire anche i costi di riqualificazione e ammodernamento delle strutture, con la rimozione dell’eternit e amianto sui tetti (ove presente) e/o migliorando coibentazione e areazione.

DL Taglia Prezzi: zone più ampie per l’installazione del fotovoltaico

La legge 51/2022, di conversione del DL 21/2022 (Taglia Prezzi) ha esteso le zone sulle quali poter posare i pannelli fotovoltaici, oltre quelle già consentite dal Decreto Energia e Aiuti.

Queste le principali novità:

  • semplificazione autorizzativa per gli impianti fotovoltaici a terra con riguardo agli interventi che, anche se consistenti nella modifica della soluzione tecnologica utilizzata, mediante la sostituzione dei moduli e degli altri componenti e mediante la modifica del layout dell’impianto, comportano una variazione dell’altezza massima dal suolo non superiore al 50 per cento;
  • potenziamento del programma di miglioramento della prestazione energetica degli immobili della pubblica amministrazione;
  • si stabilisce che la procedura di valutazione di impatto ambientale dei progetti di impianti fotovoltaici con potenza superiore a 10 MW, le cui istanze siano state presentate alla regione competente prima del 31 luglio 2021, rimangono in capo alle medesime regioni anche nel caso in cui, nel corso del procedimento di valutazione regionale, il progetto subisca modifiche sostanziali;
  • si estende da 300 a 500 metri la distanza massima da zone a destinazione industriale, artigianale e commerciale ovvero da impianti industriali e stabilimenti entro la quale le aree classificate agricole possono ritenersi aree idonee ope legis all’installazione di impianti fotovoltaici, secondo quanto previsto dal comma 1 dell’art.20 d. lgs. 199/2011;
  • si estende da 150 a 300 metri la distanza massima dalla rete autostradale entro la quale le aree adiacenti alla medesima rete possono ritenersi aree idonee come sopra specificato.

Strategia Repower: pannelli solari su tutti gli edifici dal 2030 e aumento rinnovabili al 45%

Da sottolineare anche il pacchetto di riforme presentato dalla Commissione europea all’interno della strategia REPowerEU, che prevede un ampio pacchetto di interventi da 210 miliardi complessivi per alternare l’impiego di energie e tutelare l’ambiente attraverso la produzione di idrogeno rinnovabile.

Al suo interno, si segnalano:

  • la proposta per l’aumento della quota di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili dal 40 al 45% entro il 2030 (ora siamo al 22%). Le installazioni di pannelli fotovoltaici dovrebbero più che raddoppiare in termini di capacità fino a sfiorare i 600 gigawatt entro il 2030. Per facilitare l’iter che autorizza gli impianti, Bruxelles intende proporre di selezionare, insieme ai Paesi membri, specifiche aree geografiche destinate all’eolico e al fotovoltaico;
  • la proposta di rendere obbligatori i pannelli fotovoltaici su tutti gli edifici pubblici e commerciali dal 2026 e su tutti gli edifici, indistintamente, dal 2030 in poi.
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