Un’indennità una tantum per supportare i professionisti colpiti dalle alluvioni degli scorsi mesi, che hanno dovuto sospendere le attività
Lo prevede l’allegato al Dl Alluvioni (Dl 61/23) con il quale il Governo Meloni ha messo in campo un pacchetto di misure per sostenere famiglie, imprese e professionisti per l’emergenza alluvionale che ha colpito i territori dell’Emilia Romagna, Marche e Toscana. Interventi urgenti per fronteggiare l’emergenza tra i quali compare anche la sospensione dei termini in materia di adempimenti e versamenti tributari e contributivi.
Il provvedimento pubblicato in Gazzetta ufficiale lo scorso 1 giugno terminerà la sua corsa per la presentazione degli emendamenti il prossimo 23 giugno, prevede un piatto di 260 milioni di euro con i quali si intende garantire l’erogazione di bonus economici a collaboratori coordinati e continuativi, i titolari di rapporti di agenzia e di rappresentanza commerciale e a tutti gli autonomi compresi i titolari di attività di impresa e i professionisti scritti a qualsiasi forma obbligatoria di previdenza e assistenza, comprese le casse di previdenza private e privatizzate, che risiedevano o erano domiciliati cioè che operavano, esclusivamente o, nel caso degli agenti e rappresentanti, prevalentemente nei Comuni della Regione Emilia Romagna colpiti dall’alluvione per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza, e che hanno dovuto sospendere l’attività a causa degli eventi alluvionali occorsi a partire dal 1° maggio 2023.
L’indennità viene definita una tantum e sarà pari a 500 per ciascun periodo di sospensione non superiore a quindici giorni e comunque nella misura massima complessiva di euro 3.000. l pagamenti riguarderanno il periodo dal 1° maggio 2023 al 31 agosto 2023. Sarà poi compito dell’Inps provvedere al monitoraggio del rispetto del limite di spesa fornendo i risultati dell’ attività di monitoraggio al Ministero del lavoro e al Ministero dell’economia e delle finanze per l’eventuale sospensione dell’erogazione in caso di superamento prospettivo dei limiti.
Il provvedimento interviene anche sull’annoso tema delle agevolazioni fiscali legate al superbonus 110% prevedendo per gli interventi effettuati sugli edifici unifamiliari di quei territori che la detrazione del 110% sia estesa alle spese sostenute fino al 31 dicembre 2023.
Tra le altre novità il dl prevede l’intervento rafforzato del Fondo centrale di garanzia in favore delle imprese, con copertura di 110 milioni di euro e aumento della garanzia anche fino al 100 per cento, per agevolare una ripresa quanto più possibile rapida delle attività economiche del territorio, il rifinanziamento per 200 milioni di euro del Fondo per le emergenze nazionali per il 2023 e infine la creazione di una quota riservata di 400 milioni di euro, a valere sul fondo di cui alla legge 29 luglio 1981, n. 394, dedicata a finanziamenti a tassi agevolati per le aziende, con quote a fondo perduto del 10 per cento e la sospensione, per società e imprese, dei versamenti relativi al diritto annuale dovuto alle Camere di commercio, degli adempimenti contabili e societari, del pagamento delle rate di mutui o finanziamenti di ogni genere.