PNRR: il MASE ha pubblicato i decreti per oltre 21 mila colonnine in centri urbani e superstrade
Con due diversi decreti, il MASE (Ministero dell’Ambiente e della sostenibilità energetica) ha disciplinato le modalità di accesso mediante gare ai fondi, 713 milioni di euro, del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Missione 2, Componente 2, Investimento 4.3) per installare entro fine 2025 almeno 7.500 infrastrutture di ricarica super-rapida sulle strade extraurbane, escluse le autostrade, e 13.755 infrastrutture di ricarica veloci nelle città.
L’obiettivo, entro i prossimi 3 anni, è quello di installare e rendere operative oltre 21 mila stazioni di ricarica per i veicoli elettrici sia sulle superstrade che nei centri urbani.
Crono-programma e specifiche dei decreti
Le infrastrutture di ricarica riferite ai due decreti firmati dal ministro Pichetto contribuiranno alla riqualificazione dell’attuale rete di distribuzione carburanti adeguandoli alla futura mobilità sostenibile.
I provvedimenti definiscono, nello specifico:
- le tipologie di progetti e spese ammissibili;
- le modalità di selezione, come anche le porzioni di territorio nelle quali potrà essere organizzato il servizio, tenendo conto dei principi di efficacia, efficienza ed economicità, nonché della massima diffusione e capillarità delle infrastrutture: per questo ci si è avvalsi del modello degli Ambiti territoriali ottimali (ATO), per individuare in ogni Regione e Provincia autonoma, fino ad arrivare alle realtà locali, il numero delle infrastrutture di ricarica da realizzare nelle tre annualità.
Più in particolare, nel primo anno è prevista l’aggiudicazione dei contratti per la realizzazione di 2.500 postazioni di ricarica sulle superstrade, e di 4.000 colonnine nelle aree urbane italiane.
Alla fine del 2025 dovranno essere complessivamente installati in Italia 21.255 punti di ricarica.
Localizzazione delle colonnine
L’investimento del PNRR è destinato a finanziare fino al 40% dei costi di realizzazione delle stazioni, che dovranno essere distribuite secondo una base uniforme, dunque con un livello minimo di infrastrutture di ricarica per area, privilegiando l’utilizzo di stazioni di servizio e aree di sosta esistenti.
Sulle superstrade sono previste infrastrutture super veloci (da 175kW), per garantire ricariche in tempi brevi per itinerari di lunga percorrenza, privilegiando l’installazione presso stazioni di servizio esistenti e aree di parcheggio esistenti.
Il decreto riguardante le colonnine nei centri urbani (da almeno 90kW), tiene invece conto nella definizione dei criteri dell’attuale parco circolante, della disponibilità di rimesse, parcheggi, box auto privati, della qualità dell’aria, dell’attuale penetrazione di auto elettriche, della vocazione turistica dei comuni.
Leggi l’articolo sulle novità della Legge di Bilancio sulle colonnine di ricarica