La risoluzione approvata dalla commissione ambiente del Parlamento europeo
Ridurre l’utilizzo dei pesticidi chimici considerati “più pericolosi” del 50% rispetto alla media di utilizzo del periodo 2015-2017. È quanto prevede la posizione della commissione ambiente del Parlamento Ue, votata il 24 ottobre e approvata con 47 favorevoli, 37 contrari e 2 astenuti.
Tre i punti cardine della posizione: la riduzione dell’utilizzo di prodotti fitosanitari pericolosi, il divieto di tutti i pesticidi chimici nelle aree sensibili, compresi gli spazi verdi urbani e la ridefinizione dell’obiettivo Ue 2030 per aumentare le vendite di pesticidi a basso rischio. Per quanto il primo punto, si dovrà ridurre l’uso dei prodotti fitosanitari chimici di almeno il 50% e l’uso dei cosiddetti “prodotti più pericolosi” del 65%, rispetto alla media 2013-2017 (la Commissione ha proposto un obiettivo del 50% per entrambi sulla base della media 2015-2017).
Ogni stato membro dovrà dotarsi di una strategia e di obiettivi nazionali basate sulla quantità di sostanze vendute all’anno, sui loro livelli di pericolosità e sulle proprie dimensioni agricole. “Al fine di massimizzare l’impatto delle strategie nazionali, gli stati membri devono anche disporre di norme specifiche per almeno quelle cinque colture in cui una riduzione dell’uso di pesticidi chimici avrebbe l’impatto maggiore”, si legge testualmente nel parere.
Entrando nel dettaglio, il parere ha come obiettivo quello di vietare l’uso di pesticidi chimici (ad eccezione di quelli autorizzati per l’agricoltura biologica e il controllo biologico) “nelle aree sensibili e all’interno di una zona cuscinetto di cinque metri, come tutti gli spazi verdi urbani compresi parchi, campi da gioco, aree ricreative, percorsi pubblici…”.
I pesticidi chimici dovranno, in generale, essere utilizzati come “ultima risorsa”. Per aiutare gli agricoltori a reperire sostante sostitutive, la commissione ambiente richiede al governo europeo di rivedere i propri obiettivi in materia, spingendo fortemente sulla produzione e lo sviluppo di queste sostanze. I cambiamenti indotti da queste decisioni, comunque, “sarebbero graduali per ridurre al minimo qualsiasi impatto sulla sicurezza alimentare”.
Da questo punto di vista, sarà necessario anche rivedere le logiche comunitarie di importazione di queste tipologie di sostanze, arrivando al divieto di esportazione dei pesticidi non approvati dall’Unione europea. Il Parlamento dovrebbe adottare il suo mandato durante la sessione plenaria del 20-23 novembre 2023, dopodiché sarà pronto ad avviare i negoziati con gli Stati membri dell’Ue.