Ampliamento del numero delle persone coinvolte nelle sanzioni e delle imprese statali con le quali sarà vietata ogni tipo di operazione. Stop alle prestazioni di servizi di rating del credito così come ai nuovi investimenti nel settore dell’energia della Russia. Inoltre, verranno imposte “ampie” restrizioni sulle esportazioni di apparecchiature tecnologie e servizi per l’industria dell’energia. Ulteriori limitazioni commerciali, infine, per quanto riguarda prodotti siderurgici e beni di lusso. Queste, in sintesi, le nuove sanzioni contro la Russia approvate dal Consiglio europeo, che nella giornata di oggi ha dato l’ok al quarto pacchetto di misure punitive dallo scoppio della guerra in Ucraina. “Finché continuerà la guerra del presidente Putin contro il popolo ucraino, continuerà anche la nostra determinazione a sostenere l’Ucraina e a ostacolare il finanziamento della macchina da guerra del Cremlino”, le parole dei Josep Borrel, alto rappresentante dell’Ue per gli affari esteri. “Questo quarto pacchetto di sanzioni costituisce un altro grave colpo alla base economica e logistica su cui fa affidamento la Russia per portare avanti l’invasione dell’Ucraina. L’obiettivo delle sanzioni è far sì che il presidente Putin ponga fine a questa guerra inumana e insensata”.
L’Ue si prepara poi a intervenire su un altro campo di gioco, ovvero quello dell’Organizzazione mondiale del commercio (Omc). Sarà infatti deliberata una dichiarazione plurilaterale nel contesto dell’Omc, in cui sarà data la piena disponibilità dell’Unione “ad adottare tutte le azioni considerate necessarie per tutelare in nostri interessi in materia di sicurezza”, come si legge sul sito del Consiglio. Queste azioni possono comprendere “attività a sostegno dell’Ucraina o volte a sospendere concessioni o altri obblighi nei confronti della federazione russa, quale la sospensione del trattamento della nazione più favorita per i prodotti e i servizi della federazione russa”. Inoltre, “alla luce del sostegno materiale fornito dalla Bielorussia alle azioni della federazione russa, l’Ue ritiene che il suo processo di adesione all’Omc debba essere sospeso”.
Questo, come detto, è stato il quarto pacchetto di sanzioni approvato dall’inizio della guerra. Il primo è stato deciso il 23 febbraio 2022, seguito da un aggiornamento il 5 dello stesso mese, mentre tra il 28 e il 3 marzo è stato definito il terzo insieme di interventi. Oltre alle sanzioni economiche e finanziarie, che sono andate ad aggiungersi a quelle già decise dall’Ue a partire dal 2014 (guerra in Crimea) sono arrivate anche restrizioni in altri ambiti, come ad esempio la sospensione delle attività di radiodiffusione di Sputnik e Russia Today, canali di informazione controllati dal Cremlino.
Credits image: EU HR Borrell visits the Western Balkans