Troppo caldo al lavoro: approvato il provvedimento sugli eventi climatici estremi. Interventi anche su ministeri e mangimi dedicati
Nuove tutele contro gli eventi climatici estremi, adeguamento alla normativa europea sui mangimi medicati e i medicinali veterinari, riorganizzazione dei ministeri e misure in materia di sport. È questo il menù del Consiglio dei ministri che è andato in scena il 26 luglio. Le misure sono state illustrate a margine del Cdm dai ministri Marina Calderone (lavoro), Nello Musmeci (protezione civile e politiche del mare) e Andrea Abodi (sport), sotto gli occhi del vicepremier Antonio Tajani.
Il pacchetto più corposo riguarda proprio le misure per contrastare gli effetti del caldo e, in generale, di quelli causati da eventi metereologici imprevisti. Il provvedimento segue una serie di misure già intraprese dall’esecutivo, anche a seguito dell’incontro del 25 luglio tra ministero del lavoro e sindacati che ha portato alla realizzazione di un protocollo, una sorta di vademecum, che è stato inglobato in parte nel nuovo dl.
Il testo prevede, per le attività lavorative del periodo luglio-dicembre 2023, la neutralizzazione, ai fini del calcolo dei limiti di durata massima di cassa integrazione ordinaria, dei periodi oggetto di trattamento ordinario di integrazione salariale (Cigo) per eventi oggettivamente non evitabili quali le eccezionali emergenze climatiche, estendendo anche al settore edile, lapideo e delle escavazioni, lo strumento già operante per altri settori. Inoltre, si introduce la possibilità di ricorrere al trattamento d’integrazione salariale agricola (Cisoa) a seguito di eccezionali eventi climatici, per le sospensioni o riduzioni dell’attività lavorativa effettuate nel periodo intercorrente dalla data di entrata in vigore del decreto fino al 31 dicembre 2023, anche in caso di riduzione dell’orario di lavoro, non conteggiando detti periodi di trattamento ai fini del raggiungimento della durata massima di 90 giornate l’anno stabilita dalla vigente normativa.
È stato poi deciso che entro il 30 novembre 2023, possa essere versato, in quota parte, il contributo di solidarietà previsto dalla legge di bilancio 2023 da parte di determinati soggetti operanti nel settore energetico senza applicazione di sanzioni e interessi.
I ministeri dovranno infine favorire la sottoscrizione di intese tra organizzazioni datoriali e sindacali per “l’adozione di linee-guida e procedure concordate ai fini dell’attuazione delle previsioni del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, potendo recepire dette intese con proprio decreto”, come si legge sul sito di palazzo Chigi.
“Il decreto”, le parole del ministro Calderone in conferenza stampa, “recepisce e valorizza le intese tra parti sociali che sono promosse dal ministero del lavoro e quello della salute, e che possono essere recepite nell’ambito di decreti interministeriali a firma del ministro del lavoro e della salute. Si tradurrà in un lavoro molto più ampio di un protocollo emergenze che terrà conto anche del caldo e guarderà alle emergenze climatiche in modo più ampio, individuando anche protocolli settoriali specificamente dedicati a settori specifici di attività”.