Un impulso alla realizzazione delle colonnine di ricarica, con gli operatori che si occuperanno delle installazioni che dovranno essere selezionati attraverso procedure competitive, trasparenti e non discriminatorie. È una delle novità introdotte dal disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021, approvato lo scorso 4 novembre dal Consiglio dei ministri. Il testo interviene su una moltitudine di aspetti, dalle concessioni statali all’energia, dai trasporti ai rifiuti, e promette di aizzare ulteriori polemiche nelle prossime settimane. Per ora, comunque, salta la stretta sulle concessioni pubbliche, in particolare quelle balneari, con la direttiva Bolkestein che rimane prorogata al 2033. Per le spiagge previsto un censimento e una mappatura delle concessioni.
La Sezione IV del provvedimento “concorrenza, energia e sostenibilità ambientale”, interviene appunto sulle colonnine di ricarica elettrica. Come si può leggere nel comunicato diffuso al termine del Consiglio dei ministri “Il disegno di legge dà un impulso alla realizzazione della rete delle centraline elettriche. In particolare, l’articolo in questione detta criteri per la selezione degli operatori che si occuperanno dell’installazione di infrastrutture di ricarica elettrica da parte degli enti locali e dei concessionari autostradali in modo che la scelta avvenga tramite procedure competitive trasparenti e non discriminatorie”. Viene quindi modificato l’articolo 1, comma 697 ultimo periodo della legge 30 dicembre n. 178 (legge di bilancio 2021), che stabilisce come nel caso i concessionari autostradali non provvedano a dotarsi di un numero adeguato di punti di ricarica di veicoli elettrici, gli stessi dovranno consentire chiunque ne faccia richiesta di candidarsi all’installazione delle infrastrutture. La manifestazione di interesse, che il concessionario dovrà pubblicare entro trenta giorni dalla ricezione della richiesta, dovrà essere volta a selezionare l’operatore “mediante procedure comparative, trasparenti e non discriminatorie”, come aggiunto dal ddl concorrenza.
Sempre sul versante delle gare e dello sviluppo energetico, il disegno di legge interviene nell’ambito delle concessioni di distribuzione del gas naturale “introducendo regole ulteriori di trasparenza e ritorno degli investimenti nelle procedure di affidamento del servizio di distribuzione del gas per favorire lo svolgimento delle gare”. In particolare, si introducono incentivi in favore dell’ente locale al fine di procedere in maniera tempestiva allo svolgimento delle gare, soprattutto in merito alla valutazione economica delle reti e degli impianti di distribuzione.
Per quanto riguarda le concessioni idroelettriche, invece, il testo stabilisce che “le procedure di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche si svolgono secondo parametri competitivi, equi e trasparenti, sulla base di un’adeguata valorizzazione economica dei canoni concessori e di un’idonea valorizzazione tecnica degli interventi di miglioramento della sicurezza delle infrastrutture esistenti”. Il percorso di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche, fanno sapere ancora dal Consiglio dei ministri, “deve essere avviato entro il 31 dicembre 2022: decorso tale termine, il ministero delle infrastrutture e delle mobilità sostenibili promuove l’esercizio dei poteri sostituivi”.
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