L’unione per agevolare il credito ai professionisti italiani e promuovere la crescita imprenditoriale
Accesso al credito con meno ostacoli per i professionisti italiani: a prevederlo è l’accordo sancito fra Intesa Sanpaolo e l’Adepp (l’Associazione degli Enti di previdenza privati e privatizzati), con cui verrà favorito il finanziamento per la platea di 1,6 milioni di professionisti aderenti alle 18 Casse pensionistiche associate con «prodotti e servizi dedicati».
In particolare, il gruppo bancario «mette a disposizione un miliardo di euro per incentivare gli investimenti destinati all’ampliamento dell’attività professionale, alla digitalizzazione e alla formazione delle risorse. In questo contesto, viene particolarmente valorizzata l’iniziativa di alcune Casse aderenti all’Adepp (attualmente 7), che hanno messo a disposizione risorse per costituire una nuova Sezione speciale del Fondo di garanzia», viene specificato, con al fine di garantire il rilascio di garanzie con copertura dell’80% a beneficio degli autonomi loro associati. Intesa Sanpaolo, recita la nota congiunta, «fornirà servizi bancari dedicati alle categorie per facilitare la gestione di incassi e pagamenti, anche in mobilità e in modalità «contactless», oltre a proposte di protezione per tutelare l’attività d’ufficio, salvaguardare il patrimonio e garantire continuità al business e per fronteggiare eventuali attacchi «cyber» con servizi di pronto intervento e copertura dei danni».
A seguire, sono previste offerte a condizioni agevolate per neo-professionisti (con Partita Iva aperta da meno di 12 mesi) e nuovi clienti (con Partita Iva aperta da più di 12 mesi), insieme a linee di finanziamento dedicate a chi intende avviare o far crescere la propria attività ma ha difficoltà di accesso al credito e soluzioni di finanza agevolata quali «Resto al Sud / Resto Qui» che «sostiene la nascita di nuove attività imprenditoriali e libero professionali nel Mezzogiorno d’Italia, nelle aree colpite dal sisma 2016-2017 e nelle isoli minori lagunari e lacustri del Centro – Nord Italia».
In giornata, inoltre, un tema assai importante per i professionisti dell’area tecnica, fra cui i periti industriali, è stato protagonista dell’assemblea annuale dell’Ania (l’Associazione delle imprese assicuratrici): la presidente Maria Bianca Farina, infatti, ha affermato che «il cambiamento climatico non è più semplicemente un rischio, ma una realtà», specificando come lo Stivale abbia «bisogno di protezione dai rischi». Per la numero uno dell’organismo, infatti, «se si includono anche i terremoti, la quota di danni assicurati in Italia non supera oggi il 14% del totale: è di gran lunga il dato più basso fra i principali paesi europei». A giudizio di Farina serve «un sistema pubblico-privato fondato su mutualizzazione dei rischi e prevenzione» delle catastrofi.
Quanto, poi, al Pnrr (il Piano nazionale di ripresa e resilienza), Farina ha precisato che usare bene le risorse è «essenziale. Lo è per tenere il passo dei nostri paesi partner, lo è per creare le condizioni di crescita del futuro», giacché il programma «individua correttamente le priorità: l’ambiente, la sicurezza energetica, il diritto alla salute, il diritto all’educazione fin dalla prima infanzia, la parità di genere, la trasformazione tecnologica e digitale, lo sviluppo delle infrastrutture, specie nel Mezzogiorno», ha concluso.