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Commercialisti tra il Superbonus «sostenibile» e l’idea di un tavolo a Palazzo Chigi

da | 5 Mag 2023 | La voce delle Professioni economico giuridiche

Comunità energetiche 2023

Commercialisti e le altre professioni economico-giuridiche tra il Superbonus «sostenibile» e l’idea di un tavolo a Palazzo Chigi

Un tavolo alla presidenza del Consiglio dedicato alle professioni dell’area economica e giuridica, ovvero dottori commercialisti ed esperti contabili, avvocati, consulenti del lavoro e notai: è l’idea ventilata dai vertici delle stesse categorie e che oggi si è saputo essere oggetto di «valutazione» da parte di palazzo Chigi, quando ne ha parlato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.

Un intervento, il suo, agli Stati generali dei commercialisti, che si sono tenuti stamattina a Roma, molto aperto nei confronti delle istanze dei «padroni di casa»: «Il governo – ha poi concluso rivolgendosi ai commercialisti – intende porsi in una prospettiva di ascolto e attenzione verso le vostre proposte. Già in questi primi mesi il coinvolgimento delle categorie professionali è stato importante ed ha portato a frutti significativi, questa collaborazione deve proseguire», ha affermato.

Nel frattempo, i commercialisti restano stazionari di numero: gli iscritti all’Albo, nel 2022, infatti, sono rimasti stabili sopra la soglia delle 120.00 unità, e gli iscritti nel Registro dei praticanti sono diminuiti (-8,4%) portandosi, al 31 dicembre dell’anno passato, a 12.781, con un calo di 1.173 soggetti. Il presidente della categoria Elbano de Nuccio, nel corso dell’assise capitolina, ha lanciato più di una proposta all’Esecutivo, fra cui quella riguardante il destino del Superbonus. «Nell’ambito dell’attuale dibattito sulla capacità di utilizzo delle risorse del Pnrr (il Piano nazionale di ripresa e resilienza), e tenuto conto anche dei fondi disponibili con il piano RepowerUE, riteniamo ritiene percorribile, oltre che auspicabile, la proposta di introdurre, per gli anni 2024 e 2025, un Superbonus «sostenibile», in quanto mirato ai soli interventi di riqualificazione energetica degli edifici meno efficienti sotto tale profilo e realizzati su grandi condomini, immobili destinati a edilizia residenziale pubblica e a beneficio dei soli nuclei familiari meno abbienti, il tutto riproponendo, per queste casistiche, le opzioni per la cessione del credito, o per lo sconto in fattura», ha spiegato de Nuccio.

Secondo la guida dei commercialisti, infatti, «una misura così congegnata avrebbe il pregio di non disperdere gli indubitabili effetti positivi che il Superbonus ha avuto sulla crescita economica del nostro Paese negli ultimi tre anni e, al tempo stesso, garantirebbe in modo certamente più efficiente i saldi di finanza pubblica rispetto alla prima versione dell’incentivo» che era «aperta a tutti».

Agli Stati generali, infine, Consigli nazionali dei commercialisti, dei notai, dei consulenti del lavoro e degli avvocati (presenti anche i presidenti delle ultime tre categorie, Giulio Biino, Rosario De Luca e Francesco Greco) hanno parlato con soddisfazione dell’approvazione definitiva della legge sull’equo compenso per le prestazioni professionali, il 12 aprile scorso alla Camera, convinti, però, che però qualche «correzione» andrà fatta, in seguito, soprattutto per ampliare il perimetro della committenza chiamata a rispettare le norme sulla giusta remunerazione (andando, cioè, al di là delle attuali imprese con oltre 50 dipendenti).

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