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Colonnine di ricarica: dal Mite le modalità per accedere ai contributi e i beneficiari

da | 22 Ott 2021 | Impiantistica elettrica e automazione, Notizie

In arrivo 90 milioni di euro di contributi per i professionisti e le imprese che installano infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici. Lo prevede il Dm 25 agosto 2021 concernente “Erogazione di contributi per l’installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici effettuata da persone fisiche nell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni, nonché da soggetti passivi dell’imposta sul reddito delle società (IRES)” con cui il Ministero della Transizione Ecologica ha regolato l’accesso al Fondo introdotto dal Decreto “Agosto”.

Le risorse disponibili saranno ripartite per l’80% per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica di valore complessivo inferiore a 375mila euro da parte delle imprese, il 10% per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica di valore complessivo superiore a 375mila euro da parte delle imprese e il 10% per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica da parte dei professionisti.
Il 5% delle risorse destinate alle imprese sarà riservato alle aziende in possesso del rating di legalità.

Per ottenere i contributi, i professionisti, sia alla data di erogazione sia a quella di concessione del contributo, devono possedere una serie di requisiti. Innanzitutto il volume d’affari, risultante dall’ultima dichiarazione IVA, non deve essere inferiore al valore dell’infrastruttura di ricarica per cui è richiesto il contributo. Per i professionisti che applicano il regime forfetario, il valore dell’infrastruttura non può essere superiore a 20mila euro.

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I professionisti devono risultare in regola con le eventuali agevolazioni ricevute, con il versamento dei contributi previdenziali e con gli obblighi fiscali. Non devono inoltre aver richiesto altri contributi pubblici per le stesse spese.
Anche alle imprese sono richiesti dei requisiti, come avere sede sul territorio italiano, non trovarsi in situazioni di difficoltà come fallimento e procedure concorsuali. Le imprese devono inoltre risultare in regola con il Durc, e tutti gli adempimenti fiscali.

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