Circa 9.000 brevetti concessi nel 2021 in Italia, sui quasi 38.000 validati in Europa, Di questi 9.000, 7.248 sono legati a invenzioni industriali e 1.765 per modello di utilità. A livello nazionale, continua la crescita dei depositi delle domande di brevetto, che nel 2021 sono stati 11.031 contro i 10.977 del 2020. A illustrare i numeri il Ministero dello sviluppo economico, che ha reso noto li report sull’attività svolta lo scorso anno dall’Uibm nell’ambito dei brevetti.
“Nel report”, si legge sul sito del Mise, “vengono illustrati i dati relativi alle fasi delle istruttorie collegate alle richieste presentate all’Uibm: dall’esame preliminare della domanda all’invio dei dossier all’Ufficio europeo dei brevetti sino alla concessione del titolo”.
L’anno scorso, rispetto al numero di domande presentate per tipologia, sono stati concessi il 72% di brevetti per invenzione industriale, il 70% per modello di utilità, mentre è risultato di quasi il 100% il dato sulla convalida in Italia di brevetti europei. A questi dati si aggiungono le concessioni dei certificati di protezione complementare per i prodotti medicinali e per i prodotti fitosanitari.
Analizzando il dato sulle invenzioni industriali, dunque, su 10.072 domande sono stati concessi quindi 7.248 brevetti; 127 sono in fase di conversione come previsto dall’art 84 del codice di proprietà industriale, 89 sono state dichiarate irricevibili, 2006 rifiutate e 602 ritirate. Per quanto riguarda i brevetti per modello di utilità, le domande presentate sono state 2.509, di cui 1.765 sono state accolte, 11 in conversione art. 84, 95 irricevibili, 588 rifiutate e 50 ritirate.
Se a livello di trend di richieste, come detto, dal punto di vista italiano si registra una crescita negli anni, per quanto riguarda le domande di convalida in Italia dei brevetti europei la quota è in riduzione rispetto all’anno scorso (e non solo). Nel 2019, quando si è raggiunto il picco massimo, le domande furono 44.547.