Cinquanta candeline per “L’Informatore” l’organo di stampa dei periti industriali del Trentino che hanno voluto celebrare l’evento con una manifestazione interamente dedicata al tema della comunicazione
Nata nel 1973 la rivista -che rappresenta da sempre una finestra non solo sulla professione di perito industriale ma anche sul panorama tecnico nel suo complesso- ha messo in fila 165 numeri ed è tutt’oggi il prodotto editoriale più longevo per la categoria.
Il focus delle giornata, dopo gli interventi di saluto del presidente dell’Ordine dei Periti Industriali Trento Gabriele Cassietti, del vice presidente della provincia Mario Tonina, dell’assessore comunale Monica Baggia, del direttore responsabile de L’Informatore Ugo Merlo e del direttore editoriale Lorenzo Bendinelli, è stata la tavola rotonda alla quale hanno partecipato il presidente del Consiglio nazionale dei Periti industriali Giovanni Esposito, il presidente dell’Ente di Previdenza dei Periti industriali Paolo Bernasconi, lo stesso Cassietti, il sociologo Nadio Delai, profondo conoscitore dei periti industriali per anni al fianco del Cnpi, i giornalisti Enrico Franco e Simone Casalini, editorialista del Corriere della Sera il primo e direttore del neo nato (Novembre 2022) Quotidiano Trentino Il T.
“I periti industriali – ha detto Delai – sono una parte dell’economia reale del Paese, di cui sono stati e sono protagonisti. La loro dimensione comunicativa deve trasmettere la loro identità di ruolo integrando la realtà con il mondo virtuale. I periti industriali sono una società di movimento e non di ordine, debbono interpretare inevitabilmente, trovando il giusto equilibrio nella loro comunicazione l’intreccio fra on line e off line”. Per Enrico Franco: “I periti industriali debbono, nella comunicazione riflettere sulla loro identità e attraverso i loro organi d’informazione formare e arricchire”. Franco ha anche parlato in favore della stampa su carta, non escludendo il digitale e ribadendo il suo valore. Simone Casalini, portando l’esempio del suo nuovo quotidiano ha parlato di un arcipelago che cambia. “Il lettore ha più dimensioni: quella cartacea, quella digitale, l’web. Un panorama di diverse forme comunicative, che deve trovare un modo di interagire, con linguaggi diversi, che richiedono maggiori capacità e maggiori investimenti”.
“Siamo in una fase di grande evoluzione” ha invece affermato il presidente del Cnpi Giovanni Esposito, che dopo essersi complimentato per la celebrazione del mezzo secolo de L’informatore, ha sottolineato come questa evoluzione sia accompagnata anche da un deciso cambio nella comunicazione. “Il Cnpi ha intrapreso la strada della versione digitale di Opificium, il bimestrale realizzato con l’Eppi, e abbiamo poi dato vita a un nuovo prodotto, Opificium magazine un quotidiano on line che vuole essere la voce di tutte le professioni tecniche. Il presidente Esposito ha ricordato come la cultura della categoria stia crescendo grazie alla fase congressuale che attraverso la voce dei territori vuole definire il futuro dell’attività ingegneristica del perito industriale.
“L’Eppi – ha detto il suo presidente Paolo Bernasconi già presidente dell’Ordine di Como, che edita un suo giornale – vuole comunicare agli iscritti una cultura legata alla finanza, di un Ente di previdenza, con una comunicazione corretta del suo operato e degli adempimenti che un iscritto ad un Ente deve fare. Un’Eppi, che va da tempo oltre la pensione, ma con un welfare veramente al fianco dei professionisti, per aiutarli a crescere e stare bene loro e le loro famiglie”. Il padrone di casa Cassietti ha detto: “L’informatore è realizzato su carta, ma più volte ci si è chiesto se renderlo solo on line. Il futuro, anche grazie agli spunti della tavola rotonda, di cui ho preso diligentemente nota può aiutare a farlo crescere nei contenuti”.