Accordo tra il ministero delle imprese e il gruppo Solvay. I lavori ad Alessandria
Un progetto di 12 milioni di euro per l’innovazione per lo sviluppo sostenibile di materiale per celle a combustibile di ultima generazione e batterie a flusso con la realizzazione di due impianti pilota.
Si tratta del nuovo piano lanciato dal ministero delle imprese e del made in Italy, in collaborazione con il gruppo Solvay, che ha da poco ricevuto il via libera dal titolare del dicastero Adolfo Urso.
Il progetto è presentato da Solvay Specialty Polymers Italy e verrà realizzato presso lo stabilimento di Spinetta Marengo (Al), un luogo specializzato nella produzione e la ricerca per la chimica del fluoro e nella produzione di polimeri impiegati in applicazioni per l’industria aerospaziale, dei trasporti, medica, petrolifera, elettronica, dei cavi e delle energie alternative, come si legge direttamente sul sito del Mimit.
L’obiettivo principale è quello di sviluppare processi di produzione in scalda industriale di un materiale innovativo, ovvero l’Aquivion, ovvero un composto chimico brevettato dall’azienda proponente che è risultato resistente alle alte temperature e capace di determinare una serie di vantaggi sotto il profilo delle performance, della durata di utilizzo e del peso delle batterie di flusso.
Progetto del Ministero
Il ministero ha poi illustrato alcuni dettagli del progetto, in particolare cifre e numeri. Per prima cosa, l’accordo prevede un investimento complessivo di 12.370.000 euro per il quale il Ministero delle Imprese e del Made in Italy mette a disposizione oltre 2.791.350,00 euro di finanziamenti nella forma di contributo alla spesa.
Le regioni Lombardia e Piemonte comparteciperanno economicamente per un ammontare complessivo di oltre 370.000 euro.
Un investimento di 12 milioni di euro, quindi, che segue altri stanziamenti comunicati dal ministero questa settimana. Come, ad esempio, i 42 milioni di euro per la selezione di sei nuovi poli di innovazione per spingere la transizione digitale delle imprese (fondi del Pnrr) oppure il piano da 22,4 milioni di euro che va a comporre l’addendum siglato con la regione Umbria per la diffusione della banda ultra larga.
Quasi 100 milioni di euro in programmi stanziati in pochi giorni.