La maggior parte dei bonus edilizi ha come scadenza il 31 dicembre 2024, il Bonus Barriere 75% è l’unico che terminerà a fine 2025. Nessuna nuova proroga è presente nella prima bozza della Legge di Bilancio 2024
Che non si vive di solo Superbonus, anche considerando il taglio ormai netto dato da questo Governo alla maxi-agevolazione che, progressivamente, finirà per esaurirsi, è un dato di fatto.
Per questo motivo può essere utile un riepilogo delle scadenze di tutti i bonus edilizi ‘alternativi’ e principali, anzi sarebbe meglio dire classici, che esistono ed esisteranno nelle loro forme almeno fino a quando non verrà formalizzato il nuovo bonus energetico unico che, nelle mire del Governo, dovrebbe andare inglobare qualche agevolazione sparsa qua e là.
Questa, però, al momento è una storia tutta da scrivere: nella prima bozza della Manovra 2024, peraltro, non c’è traccia di bonus edilizi, con la fine del 2024 (e del 2025) quale dead-linea, al momento, per i principali bonus edilizi che conosciamo in Italia. Vediamo le scadenze.
Bonus Mobili: 31 dicembre 2024 ma il massimale scenderà a 5.000 euro
Il Bonus Mobili è una detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati all’arredo di immobili oggetto di interventi di ristrutturazione, iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto,
La norma di riferimento di questa agevolazione è l’art.16 comma 2 del DL 63/2013.
L’ultima proroga, attuale, che arriva al 31 dicembre 2024 è contenuta nella Legge di Bilancio 2022, ma poi la Legge di Bilancio 2023 ha alzato a 8.000 euro la spesa massima ammissibile nel 2023, lasciando a 5.000 euro quella per il 2024.
Quindi:
- la spesa massima agevolabile scende, negli anni 2023 e 2024, rispettivamente a 8.000 e 5.000 euro per ogni unità immobiliare ristrutturata, comprensiva delle pertinenze, o in riferimento alla parte comune dell’edificio oggetto di intervento (il tetto precedente era 10 mila euro);
- se i lavori edilizi sono effettuati nell’anno precedente a quello dell’acquisto di mobili/elettrodomestici ovvero sono iniziati nell’anno precedente e proseguiti nell’anno dell’acquisto, nel limite di 5 mila euro occorre tener conto anche delle spese dell’anno precedente per le quali si è fruito del bonus.
Bonus Ristrutturazioni 50%: 31 dicembre 2024
E’ uno dei pochi bonus che non prevede scadenze, ma nella sua formulazione al 36% (art.16 comma 1 DL 63/2013).
La detrazione potenziata al 50%, su una spesa massima di 98 mila euro, che riguarda gli interventi di recupero del patrimonio edilizio (anziché il 36% su un importo non superiore a 48mila euro, come previsto a regime dal Tuir), è al momento vigente fino al 31 dicembre 2024.
Poi si ritornerà al 36%.
Bonus Barriere 75%: 31 dicembre 2025
Figlio della Legge di Bilancio 2022 e prorogato, da ultimo, dalla Legge di Bilancio 2022, il Bonus Barriere Architettoniche prevede una detrazione del 75% per interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche e vale sino al 31 dicembre 2025.
Attenzione: per i lavori condominiali, è necessaria una delibera di approvazione che dovrà avere il voto favorevole di una maggioranza rappresentativa di un terzo del valore millesimale del condominio.
Ecobonus: 31 dicembre 2024
L’Ecobonus classico o rafforzato (50 o 65% a seconda dl tipo di intervento) e quello per le opere sulle parti comuni degli edifici condominiali (detrazioni del 70-75% ma anche dell’80-85%, se finalizzate sia alla riduzione del rischio sismico sia alla riqualificazione energetica di immobili ubicati nelle zone sismiche 1, 2 e 3, cd. Ecosismabonus), è valido sino al 31 dicembre 2024.
Sismabonus e Sismabonus Acquisti: 31 dicembre 2024
Il Sismabonus (art.16 comma 1-bis del DL 63/2013) riguarda gli interventi per l’adozione di misure antisismiche e l’esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica degli edifici e si prende fino al 31 dicembre 2024.
La detrazione ‘base’ è del 50%, ma può alzarsi al 70-80 o 75-85 a seconda dei livelli di miglioramento (salti di classe) e del tipo di immobili per cui è oggetto (parti comuni condominiali).
Lo stesso orizzonte temporale è disposto per il Sismabonus Acquisti, riconosciuto a chi compra immobili ubicati nei comuni ricadenti nelle zone classificate a rischio sismico 1, 2 e 3, realizzati mediante demolizione e ricostruzione di interi edifici per ridurne il rischio sismico (ovviamente con le quote ordinarie).
Bonus Verde 36%: 31 dicembre 2024
In ultimo, ricordiamo l’agevolazione del 36% per arredo verde urbano (sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, immobili, pertinenze e recinzioni, impianti di irrigazione e pozzi più coperture a verde di giardini pensili) di cui all’art.1 comma 12 e segg. legge 205/2017 arriverà fino al 31 dicembre 2024.
Segnaliamo, in materia, che:
- la spesa massima agevolabile non può superare 5 mila euro per appartamento;
- se la sistemazione a verde riguarda le parti comuni di edifici, la detrazione è calcolata su una spesa massima di 5 mila euro per ogni unità immobiliare.