In materia di sicurezza sul lavoro, segnaliamo che l’INAIL ha pubblicato una nuova guida dedicata alla sanificazione nel post pandemia,
che nasce dalla collaborazione con Confimi, accordo che prevede la realizzazione di iniziative informative e formative congiunte, a cui per l’Istituto apportano il proprio contributo tecnico-scientifico la Consulenza statistico attuariale (Csa), il Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (Dimeila) e la Consulenza tecnica per la salute e la sicurezza (Ctss).
Il documento, che contiene una sezione analitica sui dati statistici che descrivono l’andamento infortunistico nel periodo 2016-2020, considera la sanificazione come elemento di primaria importanza non solo in relazione all’emergenza pandemica da Sars CoV-2 ma anche come “prassi standard” di prevenzione della diffusione delle malattie infettive sul lavoro.
Allo stesso tempo, la pubblicazione costituisce una panoramica completa sulle pratiche di sanificazione efficaci e sulla gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro e negli spazi pubblici, e quindi:
- la disinfezione degli ambienti;
- la corretta igiene delle mani;
- le misure di distanziamento sociale;
- l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale (DPI).
Indicazioni per la pianificazione e l’organizzazione delle attività
Il volume fornisce informazioni tecniche sulle tipologie di sporco e una descrizione dettagliata delle attività di pulizia e disinfezione di superfici e ambienti, con indicazioni su prodotti chimici, macchinari e attrezzature da utilizzare.
Le attività di sanificazione, classificate come ordinarie/periodiche/aggiuntive o straordinarie, devono essere inserite in un piano operativo, che tenga conto della tipologia dei locali o delle aree e superfici da trattare.
La guida si concentra anche sull’importanza di una corretta comunicazione e formazione, sensibilizzando tutti gli attori coinvolti sulle pratiche igieniche e sulla promozione di comportamenti responsabili per proteggere sé stessi e gli altri.
I fattori di rischio nelle attività di pulizia
Il personale addetto alle pulizie e alla sanificazione – evidenzia l’INAIL nella guida – può trovarsi esposto a diversi fattori di rischio, che sono legati all’utilizzo di attrezzature manuali o di macchinari, all’utilizzo di prodotti chimici e all’assunzione di posture scorrette durante lo svolgimento delle proprie mansioni.
I datori di lavoro, dopo un attento processo di valutazione di tutti i rischi connessi alle attività lavorative, devono adottare le misure di prevenzione e protezione necessarie a prevenire gli infortuni e le malattie professionali.
Per questo la guida include sette utili schede, che contengono la descrizione dei rischi a cui i lavoratori del settore possono trovarsi esposti con le misure idonee di prevenzione da porre in essere per mitigarli.