Once only per gli enti: nuovo piano per l’informatica nella Pa

da | 11 Mag 2022 | Informatica

Le Pa dovranno evitare di chiedere ai cittadini e alle imprese informazioni già fornite

Il patrimonio informatico della pubblica amministrazione “è un bene fondamentale per lo sviluppo del Paese e deve essere valorizzato e reso disponibile ai cittadini e alle imprese, in forma aperta e interoperabile”. Sono questi alcuni dei principi cardine del piano triennale per l’informatica nella pubblica amministrazione. Lo scorso 6 maggio in Gazzetta ufficiale è stato pubblicato il comunicato con cui la presidenza del Consiglio dei ministri ha ufficializzato l’approvazione del piano.

Secondo quanto riportato sul sito dell’Agid, l’aggiornamento 2021-2023 del piano rappresenta “la naturale evoluzione dei tre piani precedenti. Laddove la prima edizione (2017-2019) poneva l’accento sull’introduzione del Modello strategico dell’informatica nella Pa e la seconda edizione (2019-2021) si proponeva di dettagliare l’implementazione del modello, il piano triennale 2020-2022 era focalizzato sulla realizzazione delle azioni previste e sul monitoraggio dei risultati”. Rispetto alle precedenti edizioni, quella del prossimo triennio sarà ovviamente molto influenzata da quanto previsto dal Pnrr per la digitalizzazione nella Pa.

Vengono quindi elencati i principi cardine del piano per l’informatica nella PA:

Pubblicità
Notifier Centrali AM
  • digital & mobile first per i servizi, che devono essere accessibili in via esclusiva con sistemi di identità digitale definiti dalla normativa assicurando almeno l’accesso tramite Spid;
  • cloud first (cloud come prima opzione): le pubbliche amministrazioni, in fase di definizione di un nuovo progetto e di sviluppo di nuovi servizi, adottano primariamente il paradigma cloud;
  • servizi inclusivi e accessibili che vengano incontro alle diverse esigenze delle persone e dei singoli territori e siano interoperabili by design in modo da poter funzionare in modalità integrata e senza interruzioni in tutto il mercato unico;
  • sicurezza e privacy by design: i servizi digitali devono essere progettati ed erogati in modo sicuro e garantire la protezione dei dati personali;
  • user-centric, data driven e agile: le amministrazioni sviluppano i servizi digitali, prevedendo modalità agili di miglioramento continuo, partendo dall’esperienza dell’utente e basandosi sulla continua misurazione di prestazioni e utilizzo e rendono disponibili a livello transfrontaliero i servizi pubblici digitali rilevanti secondo il principio transfrontaliero by design
  • once only: le pubbliche amministrazioni, come detto, devono evitare di chiedere ai cittadini e alle imprese informazioni già fornite;
  • dati pubblici un bene comune: il patrimonio informativo della pubblica amministrazione è un bene fondamentale per lo sviluppo del Paese e deve essere valorizzato e reso disponibile ai cittadini e alle imprese, in forma aperta e interoperabile;
  • codice aperto: le pubbliche amministrazioni devono prediligere l’utilizzo di software con codice aperto e, nel caso di software sviluppato per loro conto, deve essere reso disponibile il codice sorgente.
L’Agid alla ricerca di 39 funzionari tecnici per il Pnrr

L’Agid alla ricerca di 39 funzionari tecnici per il Pnrr

Le domande entro le 23:59 del 23 novembre. Assunzioni a tempo determinato L’Agid, l’Agenzia per l’Italia digitale, a caccia di 39 funzionari tecnici per l’implementazione del Pnrr. Lo scorso 23 ottobre, infatti, l’Agenzia ha pubblicato sul proprio sito un avviso con...

La pubblica amministrazione vola verso il cloud

La pubblica amministrazione vola verso il cloud

Oltre 1200 i comuni e le scuole che hanno completato il processo di digitalizzazione Pubblica amministrazione sempre più in digitale. Sono oltre 1200 i comuni e le scuole, infatti, che hanno migrato “i propri sistemi, dati e applicazioni verso servizi cloud...

Al via gli incentivi per l’idrogeno

Attiva la piattaforma, domande fino al 12 gennaio Incentivi per la produzione di idrogeno rinnovabile pronti a partire. Secondo quanto comunicato dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, infatti, è stata attivata da Invitalia la piattaforma per...

Lavoro, circa 53 mila professionisti hanno abbandonato la professione

Nel 2022 poco più di 53 mila liberi professionisti si sono cancellati dai rispettivi albi. Dopo oltre 10 anni di crescita continua, interrotta solo dalla pandemia, si ferma la corsa dei liberi professionisti in Italia, che nel 2022 si attestano a 1.349.000 unità,...

Iscriviti alla newsletter

Inserisci il tuo indirizzo email per ricevere aggiornamenti da Opificiumagazine.it

Grazie! Ti sei iscritto alla newsletter.

Pin It on Pinterest