Tremila presidi sparsi per l’Italia che offriranno servizi a oltre 2 milioni di persone, obiettivo facilitazione digitale
Facilitatori digitali in tremila presidi sparsi per l’Italia finalizzati ad accrescere le competenze di oltre 2 milioni di cittadini.È l’obiettivo della Rete dei punti di facilitazione digitale, l’iniziativa lanciata dal dipartimento e finanziata con i fondi del Pnrr.
Il progetto rientra nella Missione 1 del Piano nazionale di ripresa e resilienza ed è destinato a supportare le fasce della popolazione “più esposte ai rischi del digital divide culturale che attualmente allontana l’Italia dalla media europea e vede solo il 46% della popolazione in possesso delle competenze digitali di base, a fronte del 54% della media Ue”, come si legge sul sito del dipartimento.
L’intervento prevede un investimento di 135 milioni di euro per la realizzazione, come detto, di tremila punti di facilitazione digitale. In questi punti i cittadini saranno informati dai facilitatori, che potranno essere sia dipendenti pubblici che operatori del terzo settore.
Questi facilitatori saranno formati dal dipartimento, che ha previsto una serie di percorsi di aggiornamento per lo sviluppo delle competenze necessarie. “Presso i punti di facilitazione digitale”, spiegano ancora dal dipartimento, “i cittadini potranno ricevere un aiuto per accedere ai servizi digitali della pubblica amministrazione, come l’App Io, la piattaforma pagoPa, l’Anagrafe nazionale della popolazione residente e il fascicolo sanitario elettronico, ma riceveranno un supporto pratico e dedicato anche su altri servizi, come la dichiarazione dei redditi precompilata, l’abbonamento per il trasporto pubblico locale, i servizi previdenziali o quelli assistenziali”. Una sorta di tutor digitale, presente per sostenere la popolazione nell’approccio ai sistemi informatici e alle nuove tecnologie.
“Con la firma dei piani operativi da parte di tutte le regioni entriamo nel vivo di un progetto fondamentale per la digitalizzazione del paese”, le parole del sottosegretario con delega all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti. “Grazie al lavoro dei facilitatori puntiamo ad aumentare le competenze digitali di base di 2 milioni di cittadini entro il 2026”