Al via il super green pass, ma cambia poco per gli studi professionali

da | 6 Dic 2021 | In evidenza, Notizie

Super green pass al via da oggi, ma non per gli studi professionali. Partiti gli effetti della nuova stretta decisa dal governo che porterà a una limitazione dei movimenti per le persone non vaccinate; è infatti entrato in vigore il dl 172/2021, che sarà valido fino al prossimo 15 gennaio.
Da oggi, quindi, sarà necessario il super green pass (ottenibile solo con vaccinazione o guarigione, con una validità di nove mesi) per accedere a spettacoli, eventi sportivi, bari e ristoranti al chiuso, feste e discoteche, cerimonie pubbliche (anche per le regioni in zona bianca). Sarà poi obbligatorio il normale green pass (ottenibile quindi con tampone) per alberghi, spogliatoi per l’attività sportive, trasporto ferroviario regionale e trasporto pubblico locale.
Nessuna novità rispetto a prima, invece, per quanto riguarda l’accesso ai luoghi di lavoro e quindi anche agli studi professionali. Come già previsto dal decreto legge 127/2021, il green pass versione base è necessario per l’ingresso nei luoghi dove si svolge la propria attività lavorativa. In merito agli studi professionali, già con l’approvazione del primo decreto legge sono sorte alcune problematiche, sollevate a più riprese da consigli nazionali e associazioni professionali. Il motivo di maggiore critica era legato all’utilizzo della certificazione da parte della clientela; per essi non era (e non è neanche oggi) obbligatorio avere il green pass per andare in uno studio. Discorso diverso per quanto riguarda il titolare o i dipendenti; per loro l’obbligo c’è e il datore ha anche in dote una serie di adempimenti da portare a compimento. Per prima cosa, doveva essere delineato un piano dei controlli, non necessariamente in forma scritta, per permettere il rispetto della nuova normativa. Poi era necessario nominare un addetto ai controlli (o il titolare dello studio o un suo delegato) che avrebbe dovuto effettuare le verifiche; è possibile procedere a campione, ma è espressamente consigliato dai provvedimenti governativi (oltre il dl, le orma famigerate Faq che hanno quasi forza di legge visto i dubbi e le criticità che si sollevano ormai su ogni provvedimento sul Covid) di procedere con controlli quotidiani su tutti gli ingressi. Il controllore dovrà annotare i vari casi registrati e gli eventuali positivi e non permettere agli stessi l’accesso allo studio; anche in questo caso, associazioni e ordini hanno sollevato delle questioni in merito alla farraginosità del provvedimento e alle possibili insidie legate ai controlli. Nell’annotare la situazione quotidiana, il controllore dovrà fare molta attenzione ai vincoli di privacy, che non permettono in alcun caso di poter conservare i dati dei dipendenti. Nel caso in cui un lavoratore sia sprovvisto di green pass, dovrà essere rimandato a casa e il suo stipendio sarà sospeso.
Oggi, dunque, partono le nuove regole decise per la stretta di Natale, che perciò non riguardano granchè gli studi professionali. Nelle ultime 24 ore si sono registrati numeri da record per i green pass scaricati: sono oltre 1,3 milioni i certificati scaricati da ieri mattina a stamattina, mentre oggi si riportano le cronache delle prime multe per mancato rispetto della norma (il primo sanzionato a Roma, con un’ammenda di 400 euro).

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