Riforma fiscale, giustizia e codice degli appalti, ma anche equo compenso e tutele per la malattia dei professionisti. Il tutto condito dallo scoglio Pnrr
Agenda 2023 già fitta per il governo Meloni. Chiusa con più di qualche turbolenza la legge di bilancio, ora l’esecutivo guidato dalla leader di Fratelli d’Italia dovrà confrontarsi con una serie di tematiche altrettanto spinose, sulle quali le opposizioni già promettono di fare battaglia.
Uno dei primi grandi provvedimenti dovrebbe essere la legge delega di riforma fiscale; vari esponenti del governo, in particolare il viceministro all’economia Maurizio Leo, hanno annunciato la presentazione del testo nei primi mesi dell’anno, forse già a gennaio.
Sempre in tema di riforme di sistema ci sarà da affrontare tutto il tema della giustizia, con l’attuazione della legge Cartabia e le possibili modifiche e integrazioni ai testi dei decreti attuativi.
Appena aperto, poi, il cantiere del nuovo codice appalti; il testo è stato approvato a dicembre dal Consiglio dei ministri e sono ora attesi vari decreti attuativi; un tema più ministeriale che parlamentare, sul quale quindi il governo non dovrebbe rischiare niente, ma che comunque rappresenterà un obiettivo centrale dell’esecutivo.
Riforma nel mondo professionale
Parecchie le novità attese anche dal mondo professionale.
La prima è ovviamente l’equo compenso; il governo pare intenzionato a chiudere in tempi brevi con il testo che riprende quello già presentato la scorsa legislatura, anche se i lavori parlamentari si sono ancora una volta fermati.
Restando sulle tutele dei professionisti, si potrebbe pensare a un ritorno di fiamma dell’estensione delle garanzie nel caso di malattia dei professionisti che hanno a che fare con termini e scadenze. Già nell’ultima legge di bilancio si era tentato di ampliare la platea, ma l’emendamento è stato affossato poco prima che il testo arrivasse in aula.
Anche sulle lauree abilitanti potrebbero arrivare presto delle novità. Negli ultimi giorni del 2022 sono stati pubblicati in Gazzetta ufficiale i decreti attuativi per psicologi, veterinari, farmacisti e odontoiatri, in attuazione della legge sulle lauree abilitanti. Sono attesi gli ultimi provvedimenti governativi per chiudere il percorso, che dovrebbero arrivare a stretto giro.
E questa non sarà l’unica novità dell’anno per le lauree abilitanti; gli ingegneri, infatti, potrebbero terminare il processo avviato l’anno scorso rendendo il titolo universitario abilitante, con una serie di ulteriori modifiche che potrebbero avere un notevole impatto sul mondo delle professioni tecniche.
Un altro capitolo che sarà certamente trattato quest’anno, anche se non tra i più prossimi (probabilmente nella futura manovra) è quello delle pensioni. La legge di bilancio appena chiusa, infatti, risolve la situazione per quest’anno, lasciando ancora la possibilità che si applichi la Fornero a partire dal 2024. Il governo ha manifestato più volte la volontà di evitare questo passaggio intervenendo in maniera strutturale nel 2023.
Il tutto, ovviamente, si andrà a sommare alle grandi tematiche di attualità, dalla crisi energetica al Pnrr, con in aggiunta anche l’aumento delle preoccupazioni per il Covid. Tavoli su cui il governo si giocherà molto del suo futuro prossimo.