La chimica in Toscana a tutela della salute e della sicurezza sul lavoro
Secondo quanto emerge dal report di sostenibilità del comparto, realizzato da Confindustria Toscana e redatto con l’ausilio di 24 realtà attive nel territorio, sono circa 12 i milioni di euro investiti nella salute e nella sicurezza dalle aziende nella regione. E molti altri dati sono reperibili dal bilancio stilato dalle realtà coinvolte: il valore economico distribuito dalle aziende ai propri stakeholder è stato di circa 1,8 miliardi di euro nel 2020, mentre quasi 300 milioni sono state le spese sostenute dalle imprese del comparto a beneficio di persone e soggetti del territorio regionale. Agli enti locali e allo Stato hanno versato imposte e tasse per un valore di23,5 milioni di euro. L’impegno diretto a favore della collettività, con contributi economici e sponsorizzazioni per iniziative territoriali, è stato di circa 2,1 milioni di euro, quasi il doppio rispetto al 2019.
Continuando sul versante sicurezza, su 24 aziende, 15 sono quelle che hanno raggiunto l’obiettivo ‘Zero infortuni’. Sempre nel 2020 le imprese hanno speso oltre 12,8 mln per il trattamento dei liquidi; per le attività di smaltimento dei rifiuti, le aziende hanno invece avuto costi per circa 10,8 mln; mentre i costi sostenuti per l’approvvigionamento energetico sono ammontati a 117,8 mln. L’energia elettrica autoprodotta e consumata è stata circa il 60% del fabbisogno energetico totale. Il 90% dei dipendenti delle imprese del comparto è residente nella regione, e il 59% è presente in azienda da più di 10 anni. Gli addetti totali sono 3.654, di cui di cui 2.220 dipendenti diretti; 89 collaboratori e somministrati e un indotto di 1.345 addetti.
“Il comparto chimico toscano è un asset strategico del nostro territorio”, le parole del presidente di Confindustria Toscana, Maurizio Bigazzi, “perché è alla base della nostra industria di trasformazione. Nella nostra regione il settore della chimica dà lavoro a circa ottomila addetti e contribuisce per il 6% al fatturato nazionale di settore e per oltre il 5% all’export nazionale del comparto”.
Le aziende che hanno partecipato sono: Altair Chimica; Colgom; Costiero Gas Livorno; Depositi Costieri del Tirreno; Diesse Diagnostica Senese; Elletipi; Eni Raffineria di Livorno; Gruppo Biokimica (Biokimica; Bio-Finleather; Bio Company); Icap-Sira Chemicals and Polymers; Ineos Manufacturing Italia; Ip Valdarno International; Laviosa Chimica Mineraria; Masol Continental Biofuel; Neri Depositi Costieri; Nuova Solmine; Prysmian Cavi e Sistemi Italia; SoL Gas Primari; Solvay Solutions Italia; Termisol Termica; Toscochimica; Toscopetrol; Venator Italy.